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E' colpa di quelli che c'erano prima

Ed ecco che un antico mantra si rifà strada tra i ceti politici e le intellighenzie nostrane. Poco da stupirsi, in fondo tutto l''ideale' grillino  si basa su questa innovativa, moderna e profonda riflessione politica, come sorprendersi se ora un po' tutta l'area governativa sostenga questa inattaccabile verità?
Forse avrebbe potuto chi ci governa da un anno rafforzare il sistema sanitario nazionale? affrontare il problema dell'edilizia scolastica? irrobustire il trasporto pubblico? rafforzare la sicurezza sui luoghi di lavoro?
Avrebbe potuto in soli tre mesi combattere gli effetti nefasti di anni di clientelismo, sprechi, mancata programmazione, tagli e privilegi? Avrebbe potuto -secondo una certa sinistra- combattere le idee liberiste?

Certo che no, con tutto quello che hanno combinato quelli che c'erano prima era impossibile pensare di attrezzarsi per limitare e contenere la 'imprevista' seconda ondata!

Hanno preferito buttare soldi in banchi con le rotelle (ovviamente non ancora arrivati...) piuttosto che programmare interventi sugli spazi e sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Magari non sarebbe servito ad una immediata politica di riduzione del danno, ma sarebbe stato un bel segnale di cambio di passo e tendenza per il futuro o no?

Hanno preferito spargere bonus a pioggia per monopattini, bici e auto elettriche che tra qualche anno andranno ad inquinare con i loro metalli pesanti qualche remota zona del mondo (but not in my garden) mentre addetti alle pulizie, lavoratori, operai, impiegati e studenti continuano a dover utilizzare un trasporto pubblico insufficiente e inadatto.
Ed ecco le funamboliche operazioni mediatiche per cui man mano le possibilità di riempimento dei mezzi pubblici sono salite a percentuali sempre maggiori fino a rendere vana qualsiasi politica di prevenzione.

Certo non era possibile ordinare ed avere bus, tram e treni in sei mesi ma se è vero che predisporre ordinativi non sarebbe servito ad una immediata politica di riduzione del danno, sarebbe stato un bel segnale di cambio di passo e tendenza per il futuro o no?

Perché non hanno rafforzato la medicina di base, la sanità territoriale, il sistema di monitoraggio attraverso centri di tamponatura e le misure di tracciamento? Perché il ministro della Sanità prima si nasconde dietro a frasi quali 'seguiamo le indicazioni del CTS' e poi all'improvviso lancia patetici appelli sullo stare a casa?

E se invece delle colpevolizzazioni delle diverse categorie, dai proprietari di cani, ai runner, ai giovani, alla movida etc, degli accorati appelli al buon senso, dello scarica barile tra istituzioni, si fosse provveduto ad un reale, serio, puntuale  e preciso sistema di controllo della sicurezza sui luoghi di lavoro? Sarebbe stata una immediata politica di riduzione del danno, e sarebbe stato un bel segnale di cambio di passo e tendenza per il futuro o no?

Cosa succederà quando ai medici di base verrà richiesto di effettuare tamponi e altri test di positività quando la stragrande maggioranza di loro non ha locali atti a garantire percorsi diversi tra pazienti quotidiani e possibili contagiati? Cosa accadrà di loro, dei medici di base a cui non è stato fornito nessun dispositivo di protezione individuale? Quanti sopravviveranno a questa mattanza annunciata?

Che ne è della medicina generale sempre più al collasso a causa delle energie che necessariamente vengono convogliate sull'emergenza Covid?

Tutte domande che non possono e non devono trovare risposta nel 'colpa di quelli che c'erano prima', troppo banale, troppo comodo, troppo facile.
Tante cose si potevano fare, andavano fatte, non sarebbe stato sufficiente a colmare 40 anni di inefficienze pubbliche ma una discontinuità e soprattutto una riduzione del danno sì!

L'impressione è che questo governo si muova ed agisca seguendo l'onda del consenso, nel disperato tentativo di autolegittimarsi a fronte di un nulla programmatico e politico.

Abbiamo imparato come ogni DPCM venga precededuto da spifferi e fughe di notizie che prefigurano le reazioni degli attori sociali e dell'opinione pubblica. E poi, regolarmente, i veri DPCM emanati sono plasmati su quanto ha generato consenso, giungendo ad essere ad essere provvedimenti vacui, inutili, insignificanti e già sorpassati dagli eventi, quale l'ultimo emanato. E poi affidare la comunicazione sociale al Fedez compositore di inni a 5 stelle.
E così siamo passati dall'affermare di essere il fiore all'occhiello della lotta al covid 19 in Europa al dire che gli altri stanno peggio!

L'impressione è che questo governo abbia creduto di poter interpretare un ruolo primario nella storia del paese, coloro che avrebbero gestito e impostato il grande piano di rinascita e rilancio economico attraverso l'utilizzo dei fondi Next Generation UE.
Ma al governo oggi non ci sono né Roosvelt né Marshall, dunque  non si prospetta alcun European Recovery Program.

Abbiamo i  Boccia, Di Maio, Bonafede, Patuanelli, Catalfo, De Micheli, Spadafora che guidati dall'avvocato del popolo, Conte, hanno ignorato le necessità immediate di questo paese inebriati dall'orizzonte di  potere che sembrava spalancarsi di fronte  a loro.

Non hanno neanche immaginato  che la seconda ondata avrebbe costituito la sfida immediata e soprattutto tale da modificare -come quasi certamente sarà- anche i termini del rilancio economico.

Inettitudine e arroganza hanno prodotto una navigazione a vista che ha aggiunto danno a danno: d'accordo, la colpa è del modello di sviluppo, ma non usiamolo  come alibi per questa classe politica, governo ed opposizione che siano.

Non c'è più Salvini ma non abbiamo certo prospettive migliori.



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