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Fuga per la sconfitta

A seguito dell'inchiesta di Pietro Calogero il 7 aprile del 1979 venne arrestato -tra gli altri- Toni Negri, docente ordinario di Dottrina dello Stato a Scienze politiche di Padova. Negri fu uno dei maggiori teorici del marxismo operaista.
Fu successivamente assolto dalle accuse di terrorismo e di insurrezione armata, e condannato a 12 anni di carcere per associazione sovversiva e concorso morale in una rapina del 1974.
«Mi accusate di essere un “cattivo maestro” e certo, dal vostro punto di vista avete ragione: ho insegnato che la rivoluzione non solo è possibile ma è necessaria, quando le coscienze si siano trasformate».
dichiarò nel 1983in Corte d’Assise di Roma.
Durante la sua detenzione paradossalmente subì anche un processo 'interno' da parte delle stesse Brigate Rosse di cui era stato accusato esserne il capo.

Nel 1983, Toni Negri era in carcerazione preventiva da quattro anni: Marco Pannella gli propose la candidatura alle elezioni politiche nelle liste del Partito Radicale, con l'esplicito concordato obiettivo di condurre, tramite la sua elezione, una battaglia politica e giudiziaria sulla carcerazione preventiva.
E con Marco Pannella non c'erano accordi basati su parti di non detto o parti lasciate alla libera interpretazione. Marco Pannella nella sua vita politica ha sempre stretto patti e accordi su basi e in termini estremamente chiari ed esplicite.
Era un patto politico.
Fu eletto nelle liste del PR come simbolo di una grande battaglia contro il carcere preventivo.
Lui, il filosofo che pensava e affermava come la libertà si affermasse nella lotta contro il potere costituito, affossó la battaglia contro il carcere preventivo scappando, fuggendo in Francia.
Non scappò da un permesso premio, non tradì la fiducia del meccanismo premiale. Scelse un tradimento politico.

Ben altro spessore dimostrò anni dopo Enzo Tortora.

Purtroppo Negri, fuggendo dopo dopo l’elezione, scavò un fosso tra la teorizzazione e la prassi di vita.
Un errore imperdonabile che dal mio punto vista ne ha azzerato ogni credibilità.