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Il sonno della politica, domande...

Quando sarà il momento giusto per avanzare delle domande?

Quando potremo chiedere conto dello scempio di vite umane, della vostra assenza, della vostra inadeguatezza complessiva?

Ci dite, ci dicono che non è il momento, che dobbiamo sostenere chi guida questa difficilissima fase, che non abbiamo di meglio, che andrà tutto bene...

No, non è andato tutto bene e non andrà meglio.

E soprattutto, anche se fosse possibile da un momento all'altro, magicamente, uscire da questo incubo, tutto quanto è accaduto non può rimanere senza spiegazione e conseguente assunzione di responsabilità.

Premesso che chi scrive ritiene che siamo di fronte a un problema epocale che nessuna società contemporanea è stata in grado di affrontare efficacemente, né i peggiori regimi totalitari né le migliori democrazie possibili.

Premesso che a fronte della strage lombarda e alla capacità di sbagliare tutto -ma proprio tutto- quello che era possibile fare da parte del governo locale, ritengo che se il virus fosse dilagato in altre regioni avremmo, con molta probabilità, dovuto assistere a stragi assai simili.

Premesso che, a mio avviso, purtroppo neanche il sistema sanitario nazionale degli anni '60 sarebbe stato in grado di reggere l'impatto.

Tutto ciò, come si usa dire, ampliamente precisato e premesso, quando potremo chiedere a questo Governo perché a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza sanitaria pubblicato in Gazzetta Ufficale il 31 gennaio in cui si affermava  '...impone l'assunzione immediata di iniziative di carattere straordinario ed urgente...' nulla è stato fatto?

Nessun acquisto di dispositivi di protezione individuale da destinare quanto meno al personale medico.
Nessuna indagine conoscitiva sullo stato dei reparti di terapia intensiva e sulle carenze che avrebbero potuto evidenziarsi a fronte di quanto accaduto -sotto gli occhi di tutti- nella regione di Wuhan in Cina.
Nessuna indagine di mercato sulle possibilità di acquistare dispositivi di respirazione artificiale.
Nessuna predisposizione di strumenti diagnostici pre e post infezione, nella consapevolezza di avere tamponi e reagenti platealmente insufficienti.

E naturalmente nessuna preparazione teorica allo sviluppo di scenari plausibili di sviluppo dell'epidemia sul nostro territorio

Da quel 31 gennaio in poi l'attività di governo non ha mai cambiato passo, dall'esterno sembra che l'esecutivo non si sia mai reso conto né di quanto stava accadendo né di come stava reagendo, lasciando sempre l'iniziativa in mano all'Italia dei Comuni (o delle regioni parametrato all'epoca moderna) o delle associazioni industriali locali.

Il tutto in progressiva deparlamentarizzazione, intaccando silenziosamente le basi del sistema democratico.

I luoghi dell'emarginazione abbandonati.
Le istituzioni totali abbandonate.
Quanti sono stati i morti nelle carceri? Quanti sono i detenuti infettati? E quante le guardie?
Il ministro Bonafede non ne ha mai risposto e non sembra averne alcuna intenzione, le uniche reazioni sono state quelle sull'onda  procuratore Gratteri di lamentela sullo Stato che indietreggia dopo le rivolte.

Ma davvero ad esempio la gestione delle RSA è sola ed esclusiva responsabilità delle amministrazioni locali? Davvero era impossibile a livello centrale ipotizzare la necessità di una prevenzione imposta ministro Speranza?

La gestione fallimentare dei provvedimenti sui bonus dell'Inps, dei buoni spesa, dei finanziamenti agevolati, della cassa integrazione speciale sono ognuna colpa di qualcun altro? Davvero è sempre solo colpa di Tridico o delle banche o delle regioni o dei comuni? Nessuna responsabilità da parte di chi ha emanato provvedimenti cervellotici, scritti male, di chi non ha esercitato controllo o gli ha delegati a responsabili incapaci?

No, siete stati inadeguati, incapaci e irresponsabili, qualsiasi sia la vostra appartenenza politica. Avete ignorato un allarme, Covid19,  da voi stessi lanciato, incredibilmente, irresponsabilmente.

E oggi a riprova dell'inadeguatezza avete delegato a innumerevoli commissioni la responsabilità di decidere come procedere, a  supplire alla vostra dichiarata incapacità.

Lo ho detto da tempo, lo ribadisco oggi: siamo di fronte  all'abdicazione della politica, alla delega a task force di “esperti”, all'avanzare della tecnocrazia.

Oltre ai morti lasciati morire in assoluta solitudine, prima responsabilità da non dimenticare mai, voi avete il triste merito di aver inferto un colpo forse definitivo alla politica.

E fuori dal vostro mondo impermeabile purtroppo ci si accapiglia sui termini, dai congiunti agli affetti, oppure si erodono piccoli spazi e privilegi di lobby, dalle funzioni religiose agli spazi di allenamento.

O peggio, tristemente, trionfano #lebimbediconte, categoria da intendersi ormai estesa a tutti gli affascinati dal PdCM.

Nelle conferenze di Conte mai si è parlato di cosa fare per migliorare il trasporto pubblico, bus, treni, tram, metropolitane, mezzi di trasporto unanimemente individuati come luoghi affollati potenzialmente centri di trasmissione epidemica.

Nelle conferenze di Conte non abbiamo mai sentito dire cosa farà il Governo per rendere l'assistenza sanitaria e sociale sul territorio un momento concreto di assistenza, prevenzione, aiuto e cura.

Conte non ci ha mai spiegato come procede il piano sanitario, quali sono le linee e le politiche decise in merito a tamponi e test sierologici.
E la famosa app di tracciamento? Scomparsa, insieme a tutte le problematiche tecniche e politiche che si porta dietro...

Conte non ha mai parlato di come il Governo intenda predisporre l'avvio del prossimo anno scolastico, la messa a norma igienico sanitaria delle aule, la messa in sicurezza degli edifici, l'edilizia scolastica per supplire alla mancanza di spazi.

Il PdCM non ha mai affrontato la necessità di ridurre, almeno temporaneamente, gli oneri sulle bollette dei servizi primari.

Conte e il suo Governo hanno partorito una fase 2 che pare essere solo l'esito delle pressioni di parte dei Governatori del nord sulla task force, nessuna differenza tra regioni che da giorni hanno quasi azzerato la curva di contagio e altre in cui neanche sembra diminuire.

Hanno tenuto chiusi ovunque esercizi commerciali che avrebbero potuto esser sottoposti a protocolli disciplinari preventivi mentre altrove hanno aperto luoghi di lavoro senza garanzia di mantenimento delle distanze fisiche.

E il Sud italia morirà, anzi, ridiventerà la terra di conquista per le moderne Italsider, fabbriche di morte destinate a territori disperati.

Una unica definizione: mancanza di progetto di governo.