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No all'autorizzazione a procedere contro Salvini

Convenienza politica.

Questo sembra essere il faro che guida le scelte delle diverse componenti politiche, maggioranza o opposizione che sia. Come avevamo visto in occasione del voto in commissione ad ogni presa di posizione corrisponde una reazione della controparte. Non esistono principi, non esistono affermazioni politiche e di diritto.
Allora perché non va data l'autorizzazione a procedere? Facile controbattere che chiunque debba rispondere dei propri atti davanti all'Autorità giudiziaria qualora vi sia l'ipotesi di violazione delle leggi, anche se si tratta del Ministro dell'Interno.

Ma oggi la vicenda ha dimensioni molto più amplie, oggi non è possibile separare la dimensione giudiziaria da quella politica.

La scelta di non far sbarcare fu effettivamente in primis del ministro Salvini ma non siamo ipocriti, ritorniamo indietro a quei giorni, ricordiamoci anche dei ministri Trenta e Toninelli, della loro piena correità, dei loro sorrisetti complici, della loro spocchia. Fu l'intero Governo a portare avanti la politica della chiusura dei porti, fu l'intero Governo a speculare sulle vite umani di qualche centinaia di disperati.

L'intera esperienza di governo giallo verde si è fondata sull'odiosa politica di chiusura dei porti, a poco servono le giravolte odierne, la memoria non si tocca, non possiamo dimenticare.

E, ciliegina sulla torta, non esiste organismo di governo in cui un ministro agisca contro la volontà del Presidente del Consiglio.
Giuseppe Conte è correo se non ancor più responsabile di Salvini!

Per questo oggi sarebbe necessario non concedere l'autorizzazione a procedere contro Salvini: non si può compartecipare alla riduzione di un crimine politico contro l'umanità a semplice reato di un singolo.

Gesto politico, gesto forte, accusa precisa nei confronti dei precedenti governanti.

Ma non accadrà, perché sarebbe anche gesto politico di condanna verso l'attuale Governo, quello che ha rinnovato il memorandum con la Libia,quello che ha mantenuto intatti i decreti sicurezza, quello che non ha il coraggio di azzerare l'obbrobrio prescrizione di Bonafede, quello che non ha mai affrontato alcun tema di libertà, diritti civili, giustizia sociale. Quello che per il 50% è ancora quello di prima, quello che per il 50% si muove solo per convenienza politica....