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Padova: fotografia di famiglia

Impazzano le polemiche sull'operato delle forze dell'ordine nell'episodio che ha coinvolto un bambino oggetto di una disputa giudiziaria tra i genitori.

Ben lungi da me il difendere la polizia che carica ragazzini di 16 anni andati a manifestare sotto alla regione o che partecipano a tranquilli cortei per esprimere la loro incazzatura sul presente.. ma questa volta sembra davvero strumentale, sopratutto cieco, prendersela con tre agenti, in borghese, con macchina in borghese, una delle quali donna, che unicamente eseguivano un ordine di un magistrato, senza particolari atteggiamenti provocatori.

Tutti a chieder le scuse del questore o del capo della polizia, nessuno a interrogarsi sul comportamento dei due genitori che hanno fatto, entrambi, di loro figlio un oggetto da contendersi in aula, e quando non basta in piazza, se necessario a botte e tra urla e strepiti fuori di senno.

Il problema non è la polizia, ma come entrambi i genitori abbiano usato la loro violenza, il loro egoismo, la loro cecità nell'episodio. Davverro questo bambino potrà crescer bene con uno (qualsisai) dei due genitori?

C'è da chiedersi, e da chiedere, cosa sia la famiglia in certe situazioni, cosa spinga due persone adulte a metter al mondo un figlio e a poter pensare che con i loro comportamneti ne possa venir fuori una persona equilibrata  e matura....

Già, la famiglia, la sua unità, la sua indiscutbilità....

Vorrei le scuse dei due genitori, le scuse per lo spettacolo che hanno offerto agli occhi di tutti, per le ferite che hanno inflitto a loro figlio, per l'espressione del loro bieco egoismo, ma lo so già, nel dibattito politico non c'è posto per discutere di regolamentazione dei rapporti, delle coppie (anche quelle di fatto), della fecondazione assistita, della tutela di chi sta davvvero insieme.

E allora dagli al poliziotto, ma questa volta io sto dall'altra parte, scusatemi!