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Mancano i posti letto...

E finalmente è arrivato il non inatteso provvedimento di rinnovo dello stato di emergenza.
Attenzione, non proroga come blaterava un sottosegretario alla Salute solo qualche giorno fa, ma rinnovo, ovvero nuovo provvedimento.
Cosa significa stato di emergenza? Senza dilungarsi ulteriormente rimando a un breve video di Sky TG 24 che definisce efficacemente lo scenario.
Contemporaneamente assistiamo all'ennesima giravolta del buon Travaglio che -dimenticandosi il suo fresco passato di supporter e megafono del trio Conte Speranza Arcuri- che attacca il Governo sulla gestione dell'intera campagna vaccinale e contorno.
Incredibilmente concordo con il megadirettore, anzi a dire il vero mi ritrovo ad avere il buon Travaglio che stupefacentemente si affianca alle mie posizioni!
Chiariamo subito: la sua conversione deriva da una necessità di analisi partitica, a sua volta derivante dall'annaspare nel tentativo di trovare un posizionamento e un'identità a quel settore del movimento 5 stelle orfano del grillismo populista e non ancora risucchiato del vortice di poltrone e denari derivanti dal potere.
Ma rientrando sul piano dell'analisi politica, ovvero senza esser obbligati a difendere qualcosa o qualcuno, la gestione della pandemia in Italia nasce nel peggiore dei modi quantomeno fin dal lontano 3 marzo 2020 quando il Comitato Tecnico Scientifico nazionale invitava inequivocabilmente il Governo ad adottare provvedimenti più restrittivi a Nembro e Alzano Lombardo causa della netta crescita di contagi comunicata da Regione Lombardia all’Istituto Superiore di Sanità (qui uno stralcio del verbale).
Un invito inascoltato che ha ingenerato una spirale di morte.
E da allora in poi decisioni lente, spesso sbagliate, ma soprattutto mancanza di trasparenza -vedi la non risposta alla richiesta #datibenecomune-, spettacolarità costosa ed inutile alla Arcuri e promesse, tante, condite di voci e interpretazioni discordanti e spesso oppositive tra loro.
Hanno detto che i vaccini avrebbero fatto vincere la battaglia contro il virus, hanno detto che con il 60/70% di vaccinati avremmo raggiunto l'immunità di gruppo, fino ad arrivare alla tragicomica farsa dei green pass, prima di validità più lunga delle stesse vaccinazioni e  tamponi farmaceutici, poi elevati a super con introduzione del booster e riduzione proporzionale dalla validità.
Nel corso di questi due anni è cambiato il taglio, l'obiettivo che -pur essendo lo stesso- è ora dichiaratamente il preservare l'aspetto economico.
Una campagna di comunicazione totalmente sballata, fuori registro e soprattutto controproducente.
Il risultato è che oggi in ben pochi hanno realmente fiducia nelle parole della scienza.
Oggi prevale l'egoismo, la cruda verità è che ci si vaccina per paura della propria morte, non certo per senso di comunità.
La paura della morte porta allo scontro frontale due finte fazioni, i provax e i novax, schiacciando qualsiasi ragionamento articolato che metta in dubbio l'un o l'altro principio fondante.
Non c'è spazio per ragionare, è la paura che domina e comanda.
Lungi da me il presupporre complotti o stupidaggini similari, certo è che esiste un mainstream di fatto, e tra i flutti di quest'onda che tutto travolge rischia di affogare l'intero 'comparto' dei diritti.
Occorre fermarsi, occorre ragionare, occorre confrontarsi.
Occorre ascoltare anche coloro che legittimamente scelgono metodi d cura alternativi alla medicina tradizionale: il fatto che io non condivida metodologie come l'omeopatia o altre non deve e non può significare che sia negata la libertà di chi si riconosce in  quelle scelte.
Ascoltare e riconoscere, senza questo aspetto è solo scontro che danneggia tutti.
Clandestinizzare chi non accetta il vaccino oltre ad essere ingiusto ed immorale è il modo peggiore per garantire chi invece confida nel vaccino.
La legalizzazione è il metodo, sempre.
Ecco perché trovo tremendamente ipocrita che l'ineffabile direttore Travaglio dimentichi che questo vortice di affermazioni quanto meno azzardare, laddove non palesemente false, ha avuto inizio con l'avvocato Conte e il suo -speriamo- irripetibile governo e annessa compagnia di giro.
Ricordiamoci le immagini dei runners rincorsi dai carabinieri....
E se oggi rischiano di mancare nuovamente posti letto non date la colpa ai novax, ai fumatori, ai consumatori di cibo spazzatura, o ai drivers di formula 1 che circolano sulle autostrade italiane.
Caro ministro Speranza, se due anni fa era 'comprensibile' che foste colti impreparati, oggi non lo è più.
Se mancano posti letto la colpa è di chi ha gestito la sanità questi due anni, anni un cui non sono mancate certo i fondi e le possibilità di investimento.
E' mancata invece la capacità di visione e la volontà politica di investire in ristrutturazione del sistema sanitario, così come è mancata nel settore scuola (si ricorda direttore Travaglio i miliardi buttati nel cesso per i banchi a rotelle?) e nel settore trasporti pubblici.
Così come è mancata nel settore sicurezza delle abitazioni, dal punto di vista sismico e impiantistico (ricorda invece direttore Travaglio la pervicacia del suo partito nel sostenere l'inutile -e mal normato- spreco del bonus 110?).

Una lista lunga, tanto per limitarci agli ultimi due anni...

Ma la riflessione iniziale è partita dal rinnovo dello stato di emergenza, e mi piace concludere ricordando alcune riflessioni precedenti pubblicate su Altalex, un approfondimento per interrogarsi sugli strumenti giuridici utilizzati in emergenza coronavirus e sulla loro adeguatezza rispetto al dettato costituzionale da leggere al link  DPCM e Costituzione.


Dimenticavo, riguardo ai dati che dimostrano il concreto andamento del contagio invito a un'attenta lettura del bollettino Istituto Superiore Sanità, i numeri sono chiari, ad ognuno l'interpretazione.


Fotografia tratta da Wikipedia