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Coronavirus, il circuito dell'illegalità

E se la politica fosse capace di svolgere il suo vero ruolo in questa occasione? Facciamo finta sia così....

Riduzione del danno, nell'immediato affrontiamo ciò che è più urgente. C'è un aspetto essenziale che viene mormorato ma non trova ascolto in chi deve decidere.
Il circuito dell'illegalità: tossicodipendenza e prostituzione, due mondi strettamente intrecciati, spesso interscambiabili.
Mondi confinati nell'illegalità e quindi totalmente esclusi dal circuito del controllo e della prevenzione medica.
Chi si prostituisce per acquistare stupefacenti è il perfetto trait d'union con il mondo cosiddetto 'perbene', con quelli che in superficie mettono le mascherine e fanno scorta nei supermercati (a proposito, girano fake clamorose di supermercati svuotati da gente terrorizzata, peccato si tratti di succursali Lidl che notoriamente hanno i magazzini centrali di rifornimento nel lodigiano e quindi hanno qualche problema logistico di rifornimento...)
E aggiungiamo anche il traffico di essere umani? Sappiamo tutti cosa accade nelle fabbriche di tessuti nel pratese e dintorni, sappiamo tutti la mano d'opera come viene 'procurata', stesso documento che vale per decine di individui, container  di uomini e merci...
A ben poco serve limitare grandi assembramenti o peggio mettere in quarantena intere popolazioni.
Tanto il circuito dell'illegalità se ne frega!
Rassegnatevi, dovete legalizzare, e non si può parlare solo della legalizzazione della droga.
Operate nella direzione della riduzione del danno.
L E G A L I Z Z A T E L A !

Last but not least. Come nasce questo Corona virus? Allevamento e macellazione di animali nei mercati remoti laddove la povertà è assoluta. Tutte le pandemie iniziano dal commercio di carne privo di norme igieniche, dal consumo di carne di scimmie topi cani gatti ecc che vengono catturati e torturati.
Se l'uomo continuerà a non rispettare il mondo animale e a servirsene senza scrupolo ci sarà sempre un punto del mondo da cui parte una pandemia e un'altra area che a causa delle risorse 'bruciate' in allevamenti di carne morirà di fame.